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Che cos'è il rivestimento a basso coefficiente attrito?

01 agosto 2023

Rivestimento a basso coefficiente d'attrito

Il basso coefficiente d’attrito nelle applicazioni tribologiche è di fondamentale importanza per garantire il funzionamento del sistema in cui è presente questo genere di esigenza.

Le necessità di riduzione dell’attrito nei sistemi meccanici di moto relativo e rotativo sono molteplici.

La riduzione dell’attrito è una specifica esigenza dei settori in cui ci sono dei cinematismi e dei movimenti che determinano l’uso e il funzionamento della macchina o del sistema di cui sono composti.

Quindi, troviamo applicazione nel mondo dell’automazione industriale, del packaging, nel racing, nel mondo della meccanica in genere, in ambito medicale ed aeronautico. 

Rivestimento PVD: funzione determinante per chi cerca soluzioni anti attrito

Il rivestimento PVD può avere una funzione determinante per chi cerca soluzioni anti attrito. Tuttavia, da solo, potrebbe non essere sufficiente ovvero senza considerare altri importanti fattori che ne determinano il corretto funzionamento.

È indispensabile, infatti, prestare la massima attenzione alla preparazione della superficie sulla quale si intende ridurre l’attrito. In base, poi, al tipo di applicazione, al tipo di materiale utilizzato, al tipo di forze in gioco si sceglie e si suggerisce la soluzione più idonea.

La scelta può ricadere su un rivestimento base carburo di tungsteno, oppure, su un rivestimento base carburo di tungsteno con uno strato finale fase diamante chiamati rispettivamente WC/C e DLC. Una particolare attenzione va riservata anche al materiale di base del componente stesso.

E’ importantissimo valutare accuratamente la scelta dell’acciaio che supporterà il rivestimento nell’applicazione anti attrito sia esso inox per applicazioni specifiche con base inossidabile sia esso base carbonio o acciaio da costruzione.

Trattamento termico

Altro elemento molto importante è il trattamento termico a cui sono sottoposti i particolari.

Nelle applicazioni anti attrito il rivestimento non modifica le tolleranze e le geometrie del particolare trattato, parliamo infatti di spessori radiali in un range di 2-4 µm di deposito.

Solitamente non è necessaria nessuna ripresa post trattamento per raggiungere le quote stabilite e non sforare le specifiche di tolleranza. Qualora, invece, le tolleranze fossero nell’ordine di micron si può prevedere di sottodimensionare il componente.

Soluzioni per abbassare il coefficiente di attrito 

Le due soluzioni principali per abbassare il coefficiente di attrito sono il rivestimento DLC e il CARBONLAFER WC/C.  La scelta dell’uno o dell’altro varia a seconda dell’applicazione, della rugosità dell’acciaio di base e del tipo di componente da trattare analizzando la morfologia e i trattamenti termici.

Per poter determinare la corretta soluzione è necessario effettuare uno studio di tutti gli aspetti indicati.

Per avere maggiori info sulle applicazioni anti attrito compila il form sottostante e richiedi una valutazione specifica.