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Rivestimento PVD per acciaio inossidabile

02 ottobre 2023

I rivestimenti PVD trovano largo spazio anche nei componenti in acciaio inossidabile, sia esso austenitico che martensitico.

I due tipi di acciai sono diversi fra loro per le proprie caratteristiche meccaniche e per le applicazioni tecniche per cui vengono scelti. Sia per gli acciai austenitici sia per quelli martensitici è necessario prevedere in anticipo il giusto rivestimento da depositare. Le esigenze tecniche per i due materiali potrebbero essere diverse circa l'applicazione del rivestimento.

Acciaio inossidabile austenitico

In caso di acciaio austenitico la necessità, generalmente, è quella di garantire una più corretta autolubrificazione e un basso coefficiente di attrito tra le parti meccaniche coinvolte oppure aumentare la microdurezza superficiale per poter avere una migliore performance in termini di usura. Oppure, semplicemente, migliorare l’estetica dei componenti trattati sfruttando la colorazione del rivestimento stesso.

Acciaio inossidabile martensitico

Per quanto riguarda gli acciai martensitici, l'esigenza potrebbe essere quella di incrementare la durezza superficiale, oltre alla normale durezza di base tipica dell’acciaio stesso.

Maggiore durezza significa minor usura e conseguente aumento della vita utile del componente. Anche qui, se vi è la necessità di ridurre l’attrito, si può pensare ad una soluzione a basso coefficiente di attrito.

Altri tipi di acciai inossidabili

Inoltre, vi sono molte altre leghe ed acciai della famiglia dell'inossidabile che possono essere rivestiti. Parliamo, per esempio, degli acciai con alte percentuali di nichel e cromo, che fanno parte degli acciai inossidabili antiusura. In questi tipi di acciai non vi sono particolari problemi per il rivestimento.

Anche in questo caso, le applicazioni dei rivestimenti sono genericamente quelle antiusura e antiattrito.

Il rivestimento su acciaio inossidabile è quasi sempre possibile e non presenta delle limitazioni in merito alla gamma o ai materiali che possono essere trattati. Tuttavia, è necessaria una valutazione preliminare che tenga in considerazione, oltre all’obiettivo desiderato, anche le caratteristiche del materiale scelto e le sue temperature di rinvenimento (definite dal trattamento termico), o , se non induribile, la curva del materiale di base e del suo ciclo termico produttivo per non cambiare o penalizzare le caratteristiche meccaniche del substrato.

Se si tratta di un'applicazione antiattrito è importante tenere in considerazione la rugosità superficiale del pezzo prima del trattamento. Quindi, in fase progettuale, vanno presi in considerazione e definiti attentamente i gradi di rugosità in modo che siano idonei alla successiva deposizione di un rivestimento.

Superfici con valori di rugosità elevata non sono sicuramente idonee per applicazioni antiattrito di un componente in acciaio inossidabile.